Progetto SprecoZero (in corso)

Progetto SprecoZero (in corso)

1. PARTENARIATO

Capofila: ANCI Umbria

Partner: FEDERSANITÀ ANCI Umbria, FELCOS Umbria e Recuperiamo S.r.l.

2. OBIETTIVO GENERALE

La presente proposta progettuale intende agire per prevenire e contrastare lo spreco alimentare, attraverso un percorso integrato di sensibilizzazione, educazione e formazione rivolta ai Comuni umbri (amministratori e funzionari), alle scuole e alla cittadinanza in generale, il cui momento principale sarà la prima edizione della Giornata Umbra contro lo spreco alimentare che sarà occasione di restituzione delle attività realizzate.

L’iniziativa intende anche rafforzare e ampliare il sistema di recupero e redistribuzione di generi alimentari, rispondendo al bisogno della popolazione dei territori coinvolti dal progetto in situazione di fragilità economica - sia esso consolidato e manifestato dalla popolazione, sia non ancora intercettato, perché relativo alle nuove povertà - attraverso l’adozione di strumenti di innovazione tecnologica per la sistematizzazione, massimizzazione e maggior efficienza del recupero e redistribuzione degli alimenti donati da diversi operatori del settore alimentare (ristoranti, supermercati, mense, industrie alimentari, aziende agricole, ecc.).

L’iniziativa è in linea con la Legge regionale n. 16 del 14 novembre 2017 “Interventi regionali per la promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici”.

3. OBIETTIVI SPECIFICI

3.1 Formare e sensibilizzare gli amministratori e i funzionari dei Comuni umbri riguardo a cause, conseguenze e risposte allo spreco alimentare, approfondendo la Legge Regionale in materia, condividendo buone pratiche territoriali, con interventi regionali, nazionali ed internazionali.

Un’attenzione particolare verrà dedicata al quadro riferimento globale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, col fine ultimo di promuovere un consumo critico, responsabile e sostenibile e l’adozione di stili di vita responsabili e sostenibili, a livello individuale e collettivo;

3.2 educare le giovani generazioni sul paradosso dello spreco alimentare e della fame nel mondo e sulla ricaduta che esso ha sul Pianeta e sulle Persone, affinché essi divengano cittadini e consumatori responsabili e agenti attivi dello sviluppo sostenibile;

3.3 rafforzare il sistema locale di recupero e redistribuzione alimentare, attraverso il potenziamento delle capacità, dei Comuni aderenti, di promozione, coordinamento e monitoraggio del sistema e l’incremento del numero dei beneficiari in situazione di fragilità economica serviti, attraverso l’inserimento delle nuove tecnologie per digitalizzazione e prenotazione delle donazioni (piattaforma online per la digitalizzazione delle eccedenze alimentari);

3.4 aumentare la sensibilizzazione e conoscenza sul tema da parte della cittadinanza in generale;

3.5 promuovere lo sviluppo di un’economia solidale sul territorio attraverso una maggiore responsabilità sociale delle organizzazioni commerciali coinvolte.

4. RISULTATI ATTESI

4.1. Realizzata la giornata umbra di sensibilizzazione sull’impatto economico, sociale, ambientale e culturale dello spreco alimentare e di promozione di nuovi stili di vita sostenibili, a cui partecipano almeno 100 persone (enti pubblici, associazioni, società civile, scuole, ecc.);

4.2. Realizzata la formazione rivolta agli amministratori e funzionari dei Comuni umbri;

4.3 realizzati percorsi didattici rivolti a studenti e docenti sul tema dello spreco alimentare nelle scuole delle 12 Zone Sociali dell’Umbria che aderiranno e realizzato il contest rivolto agli studenti e alle studentesse;

4.4. Rafforzata la capacità dei Comuni aderenti di i) promuovere presso gli operatori del settore alimentare e i cittadini la cultura del consumo responsabile e sostenibile ii) di attuare politiche e pratiche del consumo responsabile; iii) di offrire servizi di recupero e redistribuzione del cibo;

4.5 rafforzata la Responsabilità Sociale di Impresa degli operatori economici della rete umbra degli “operatori responsabili”;

4.6 prodotto il report finale di progetto.

5. TERRITORI DI INTERVENTO

Le 12 Zone Sociali della regione Umbria

6. ATTIVITÀ

6.1 Organizzazione e realizzazione della prima edizione della Giornata Umbra per sensibilizzare, prevenire e contrastare lo spreco alimentare e per il diritto globale al cibo.

La giornata, a portata regionale, sarà il momento di socializzazione dei risultati raggiunti dal progetto e di sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare (cause, conseguenze e buone pratiche) che vedrà coinvolti Comuni, cittadinanza in generale, scuole e alla società civile, in particolar modo alle associazioni e cooperative impegnate nei temi dello sviluppo sostenibile. Interverranno la Regione Umbria, i partner della presente proposta progettuale, stakeholder italiani e internazionali (tra cui rappresentanti delle Nazioni Unite).

Attività di sensibilizzazione, educazione e formazione preparatorie alla Giornata Umbra contro lo spreco alimentare:

6.2 conferenza stampa di lancio dell’iniziativa (fine novembre-inizio dicembre 2018), con lancio del logo e dello slogan relativo. Il logo verrà pubblicato sul sito ufficiale dei partner della proposta e verrà proposto ai Comuni umbri per il proprio sito ufficiale;

6.3 comunicazione e visibilità online: creazione e attivazione della pagina Facebook del progetto, che verrà puntualmente aggiornata; attivazione di diverse iniziative (thunderclapche verrà lanciato in occasione della Giornata Umbra contro lo spreco alimentare, pledge,);

6.4 organizzazione e realizzazione di percorsi educativi nelle scuole dei territori coinvolti (da gennaio 2019 a maggio 2019). L’attività coinvolgerà circa 1000 studenti e studentesse, e circa 100 docenti. Gli studenti saranno invitati a partecipare al contestfotografico e di produzione video sul tema dello spreco alimentare. Il concorso prevede la premiazione dei migliori lavori, con un contributo economico alla scuola per l’acquisto di materiali educativi. I migliori lavori saranno presentati e premiati in occasione della prima edizione della Giornata Umbra contro lo spreco alimentare;

6.5 Formazione rivolta ad amministratori e funzionari dei Comuni umbri: una giornata di formazione che si realizzerà in occasione della giornata Nazionale contro lo spreco alimentare. La formazione intende fornire ai partecipanti gli strumenti per una comprensione globale e locale del tema, approfondirà la Legge Regionale in materia e prevedrà momenti di scambio di buone pratiche e dibattito sul tema, nonché l’introduzione di una piattaforma online per la gestione, ottimizzazione e monitoraggio del recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari;

6.6. Sinergia con gli attori che hanno promosso e aderito al marchio “Zero Sprechi. 100% Solidarietà e Ambiente”, con il fine di rafforzare la rete degli operatori responsabili, impegnati ad adottare pratiche sostenibili per contrastare lo spreco alimentare (doggy bag, ecc.) e a donare le eccedenze alimentari.

7. CONTESTO

La presente proposta progettuale rientra nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto da ANCI Umbria, Federsanità ANCI Umbria, FELCOS Umbria e Recuperiamo s.r.l. che promuove azioni congiunte per contrastare lo spreco alimentare, attraverso attività di coordinamento, sensibilizzazione, educazione e formazione.

Lo spreco alimentare è “l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che - per ragioni economiche, estetiche, per la prossimità alla data di scadenza, nonostante siano ancora commestibili ovvero potenzialmente destinabili al consumo umano - in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati ad essere eliminati e smaltiti” (definizione della Commissione Europea), producendo effetti negativi dal punto di vista ambientale, costi economici e sociali e mancati guadagni per le imprese.

I dati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher di last Minute Market / Swg, monitorati per la 9° edizione della campagna Spreco Zero alla quale partecipa anche Anci nazionale sembrano evidenziare che 6 italiani su 10 gettano il cibo 1 volta al mese (17%), o più raramente (43%). Il 16% butta alimenti buoni una volta alla settimana e il 15% ogni due. Quasi tutti si sentono in colpa quando si trovano a gettare cibo ancora buono (92%). Meno di 1 italiano su 10 si dichiara indifferente allo spreco alimentare che ha procurato.

Gli italiani dichiarano di sprecare meno di due anni fa, ma i dati reali dello spreco parlano ancora di 3 kg di cibo pro capite ogni mese gettato nella spazzatura. Quindi in termini di costi rapportato alle famiglie italiane questo si traduce in 8,5 miliardi di € gettati ogni anno, lo 0,6% del Pil, a cui si aggiungono danni ambientali ed effetti negativi sulla salute e sulla qualità di vita.

Lo spreco alimentare si registra durante tutta la catena produttiva, in particolar modo a livello nazionale si registrano i dati seguenti:

il 32% si perde nella fase di produzione agricola (510 milioni di tonnellate)

il 22% (355 milioni) si spreca nelle fasi successive alla raccolta e nello stoccaggio

l'11% (180 milioni) va perso durante la lavorazione industriale

il 22% (345 milioni) è lo spreco domestico

il 13% si spreca durante la distribuzione e nella ristorazione

“Lo spreco si batte prevenendolo e solo una capillare campagna di educazione può favorire una svolta culturale” questo afferma Segrè di Last Minute Market, ideatore della Campagna Spreco Zero. Aspetto chiave, se si vuole vincere la battaglia, è quello di rispettare il cibo, attribuirgli il giusto valore in un senso culturale ancor prima che economico. In Italia emerge che una quota significativa dello spreco alimentare è imputabile al comportamento dei consumatori individuali e delle famiglie. Da qui nasce l’esigenza di fornire un’informazione volta a promuovere stili di vita corretti dei componenti individuali e di una famiglia, che può mirare al tempo stesso ad arginare il fenomeno specifico dello spreco ma anche alla tutela della salute.

Inoltre, la situazione socio-economica ha come conseguenza che sempre più nuclei familiari (italiani e stranieri) sono colpiti dalla diminuzione del reddito e dalla precarietà lavorativa. È stato rilevato un aumento della povertà che si manifesta in diversificate forme ed espressioni e che spesso è accompagnata da una conclamata difficoltà economica. I dati relativi all’assistenza economica erogata dai Comuni evidenziano un netto incremento della richiesta di sostegno finalizzato alle spese per la sussistenza, in particolare per l’acquisto di prodotti alimentari indispensabili, nonostante il supporto già garantito attraverso la rete di solidarietà locale, significativamente presente ed attiva sui territori.

2. ATTIVITÀ PREVISTE:

  • Attività 1. Coordinamento di progetto: dal mese di febbraio 2019 alla fine del progetto, il coordinamento sarà assicurato attraverso lavoro di back-office del capofila, attraverso riunioni con i partner e altri eventuali stakeholder, invio email, ecc.

  • Sarà realizzata almeno una riunione ogni due mesi con i partner coinvolti nel progetto.

  • Attività 2. Conferenza stampa di lancio dell’iniziativa: lunedì 15 aprile 2019 (prima del silenzio elettorale);

  • Attività 3. Comunicazione e visibilità online: creazione e attivazione della pagina Facebookdel progetto, entro inizio aprile 2019. La pagina verrà puntualmente aggiornata con le diverse attività del progetto;

  • Attività 4. Formazione rivolta ad amministratori e funzionari dei Comuni umbri: una giornata che si realizzerà in due repliche a maggio e a ottobre 2019;

  • Attività 5. Percorsi didattici ed educativi rivolti alle scuole dei territori coinvolti: reclutamento scuole a partire dal mese di aprile 2019. In base alla disponibilità delle scuole, si attiveranno alcuni laboratori iniziando con una scuola della Zona Sociale 1 (Città di Castello) e 11 (Narni). Nel periodo ottobre dicembre 2019 i restanti laboratori saranno realizzati in altre zone sociali.

  • Attività 6. Sinergia con varistakeholder, in particolar si promuoverà la collaborazione con gli attori che hanno promosso e aderito il marchio “Zero Sprechi. 100% Solidarietà e Ambiente” e con il tavolo della regione con l’obbiettivo di rafforzare la rete degli operatori responsabili, impegnati ad adottare pratiche sostenibili per contrastare lo spreco alimentare (doggy bag, ecc.) e a donare le eccedenze alimentari.

  • Attività 7. Prima edizione della Giornata Umbra contro lo spreco alimentare:data e programma da definirsi.