Progetto di cooperazione internazionale per operatori di ausili in siria (IN CORSO MA TEMPORANEAMENTE SOSPESO)

Progetto di cooperazione internazionale per operatori di ausili in siria (IN CORSO MA TEMPORANEAMENTE SOSPESO)

FELCOS Umbria in collaborazione con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) Siria e con il supporto di Federsanità ANCI Umbria ha realizzato un importante progetto di cooperazione in ambito sanitario in Siria, in particolare sulla tematica della disabilità, finalizzato a migliorare la qualità della vita, l’autonomia e la partecipazione delle persone con disabilità, che in Siria rappresentano un numero davvero considerevole, circa 2,8 milioni. Il progetto, dal titolo “Qualità della vita, autonomia e partecipazione delle persone con disabilità”, si inserisce in un contesto difficile e colpito da sette anni di guerra che, oltre a produrre morte e disabilità, ha determinato anche scarsità di risorse e di strumenti, incidendo pesantemente sui servizi per la salute. Realizzato con la collaborazione della USL Umbria 2, che ha messo a disposizione le competenze del Dipartimento di Riabilitazione e del Centro Ausili, e il sostegno dell’Assessorato alla Salute, coesione sociale e welfare della Regione Umbria, il progetto si rivolgeva agli operatori della riabilitazione siriani, con l’obiettivo di rafforzare le loro competenze nel saper valutare e scegliere gli ausili per la mobilità e la postura e gli adattamenti ambientali per le persone con disabilità, adattandoli al loro contesto di vita. Il progetto si componeva delle seguenti attività: - Elaborazione dei contenuti e predisposizione del programma di un corso di formazione sul tema delle tecnologie assistive; - Svolgimento della docenza del corso; - Acquisto di ausili utilizzati per la didattica del corso (poi donati al Centro di riabilitazione e al Centro Protesico dell’Ospedale di Damasco Ibn-Alnafis); - Elaborazione e predisposizione attività future. Dal 28 aprile al 6 maggio 2018, presso il Centro di Riabilitazione e il Centro Protesico dell’Ospedale di Damasco Ibn-Alnafis, si è quindi svolto corso di formazione “Conoscere, scegliere e personalizzare gli ausili per la mobilità e la postura e gli adattamenti ambientali”, al quale hanno partecipato trentacinque professionisti della riabilitazione siriani, tra cui ventinove fisioterapisti, quattro medici fisiatri e due tecnici protesici.

Ad elaborare i contenuti del corso e a realizzare la formazione è stata un’equipe di quattro professionisti della riabilitazione, fisioterapisti e terapisti occupazionali, che lavorano presso servizi specializzati sugli ausili delle Aziende Sanitarie di Umbria, Emilia Romagna e Lombardia, con esperienza riconosciuta nel settore delle tecnologie assistive e in campo formativo: Nadia Crivelli, Massimo Porzi, Gianantonio Spagnolin e Devis Trioschi. L’obiettivo specifico del corso, durante il quale le lezioni frontali si si sono alternate a workshop pratici, casi studio e valutazioni di pazienti reali, è stato fornire conoscenze e trasmettere competenze utili a scegliere e adattare le carrozzine personalizzabili, nell’intento di preparare l’introduzione in Siria di questi ausili indispensabili per le persone con disabilità e che da anni fanno parte del “paesaggio riabilitativo” di paesi come il nostro. Sono stati affrontati sia aspetti metodologici di base sia argomenti più strettamente tecnici. Fra i primi, si è trattata in dettaglio la modalità di valutazione atta a definire le esigenze degli utenti, vero punto nodale dell’intervento con le tecnologie assistive. I temi tecnici hanno coperto la merceologia funzionale di carrozzine e sistemi di postura, lo studio dei diversi bisogni posturali e di mobilità degli utenti, la gamma delle possibili risposte a tali bisogni. L’analisi “hands on” delle carrozzine e sistemi di postura a disposizione, la costruzione di cuscini artigianali a basso costo, la presentazione di numerosi casi di studio virtuali e la valutazione “dal vivo” di alcuni utenti hanno dato al corso una connotazione pratica che è stata particolarmente apprezzata. Ad oggi, in Siria sono disponibili solo carrozzine standard non personalizzabili, il che rende praticamente impossibile dare risposte adeguate alle necessità di gran parte delle persone che della carrozzina hanno bisogno. In considerazione di questo fatto, una sessione speciale - rivolta alle Agenzie ONU, alle Istituzioni Siriane e alle Organizzazioni Internazionali - è stata dedicata all’acquisto e all’erogazione di carrozzine personalizzabili. Specificamente, si sono definiti i requisiti di qualità e funzionalità delle carrozzine e le conseguenti raccomandazioni per l’acquisto. Si sono poi poste le basi per la creazione di un servizio di fornitura. La sessione è stata condotta da Massimo Porzi, Fisioterapista del Centro Ausili della USL Umbria 2 e Direttore di FELCOS Umbria.

Grazie anche al contributo di diverse imprese italiane specializzate in ausili è stato inoltre possibile portare in Siria numerose carrozzine e sistemi di postura, per un valore complessivo di 18.000 euro. Tali ausili sono stati utilizzati per la didattica del corso e poi donati al Centro di riabilitazione e al Centro Protesico dell’Ospedale di Damasco IbnAlnafis. Il corso di formazione ha avuto un ottimo risultato ed un positivo riscontro da parte dei partecipanti, dell’UNDP e del Ministero della Salute Siriano, aprendo la strada per una collaborazione più ampia sul tema della salute e della disabilità tra FELCOS Umbria, Federsanità ANCI Umbria e UNDP Siria e tutte quelle istituzioni umbre o nazionali interessate. In particolare le tematiche di individuate sono: - progettazione accessibile - rafforzamento capacità degli allenatori per sport per persone con disabilità - assistenza tecnica per gli acquisti degli ausili. La tematica della disabilità oltre ad essere riconosciuta dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, del 2011, è entrata a pieno titolo nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, approvata, insieme ai suoi 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, nel settembre 2015. L’idea di fondo è quella di legare le due dimensioni “disabilità e sviluppo” e quella di “non lasciare nessuno indietro”, attraverso una strategia di coordinamento tra le Istituzioni di livello locale e nazionale, gli organismi sovranazionali e gli attori territoriali. L’Agenda 2030 rilancia quindi una sfida molto impegnativa nel settore, che richiederà uno sforzo sia locale che globale, avvalendosi, come è avvenuto in questo caso, e per la prima volta in Siria, delle esperienze e delle competenze dei territori su specifici temi, mobilitate e messe in rete dalla cooperazione decentrata allo sviluppo.

Alla luce della variazione del progetto rispetto al precedente in Ecuador si è atteso per la liquidazione del saldo del contributo che si avviasse la prima fase di formazione da parte degli operatori.